Pinocchio è entrato nel quadro dei Duchi di Urbino

Sapete perché Pinocchio è entrato nel quadro dei Duchi di Urbino dipinto da Piero Della Francesca molti anni fa, tra il 1473 e il 1475?
Ve lo diciamo subito: Pinocchio ha scelto di infilarsi proprio in quel quadro perché ha sentito di avere qualcosa in comune con Federico da Montefeltro, duca di Urbino… diciamo un problemino con una parte del proprio corpo. Guardate bene i due ritratti, quelli dei due personaggi maschili (delle femmine parleremo dopo).

Ve ne siete accorti? Sia Federico da Montefeltro che Pinocchio hanno uno strano naso!!! E anche se con i loro nasi non andavano molto d’accordo perché li vedevano brutti e diversi da tutti gli altri nasi bisogna dire che è anche grazie a loro se sia Federico da Montefeltro che Pinocchio sono famosi in tutto il mondo!

Adesso però lasciamo un momento quei due strani nasi e parliamo delle due signore raffigurate nei nostri quadri. Nel quadro più antico, quello dipinto da Piero Della Francesca, abbiamo la duchessa di Urbino di nome Battista Sforza. Nel quadro di Pinocchio abbiamo invece la Fata Turchina. Cosa hanno in comune questi due personaggi? Guardate bene: com’è la loro pelle? Chiara o scura? E i loro ornamenti? Portano ricchi gioielli? Ebbene si! Sono tutte e due piuttosto palliducce e tutte e due portano dei gioielli. Dovete sapere che nell’epoca in cui Piero Della Francesca ha dipinto i due quadri (quello con la duchessa e quello con il duca) i gioielli avevano una precisa simbologia, cioè un preciso significato e rappresentavano le doti e le virtù della persona che li indossava, virtù femminili come amore e carità. Piero Della Francesca ha dipinto la pelle chiara della duchessa sia perché la pelle abbronzata all’epoca veniva associata alla pelle dei contadini che lavoravano sotto il sole, sia perché quando il pittore ha dipinto quel quadro la Duchessa era già morta a causa di una malattia. Anche la fata è dipinta con la pelle chiara, in questo caso per ricordare che è una creatura magica, come una specie di fantasma buono che appare nel momento del bisogno. Tornando al duca Federico e a Pinocchio invece nel quadro sono entrambi “abbronzati”: il duca perché abituato a andare in battaglia, a cavallo e a partecipare a tornei. Pinocchio perché, prima di diventare un bambino, è stato a lungo un burattino di legno!
Avete notato che tutti i personaggi sono raffigurati di profilo? Sapete perché? Prima di tutto perché ai tempi dei duchi di Urbino spesso  i personaggi importanti erano rappresentati di profilo, come se fossero disegnati in una moneta, poi perché gli esperti d’arte dicono che nei ritratti di profilo si vedono meno gli stati d’animo e le emozioni dei personaggi e se i personaggi vogliono apparire grandiosi, trionfanti e superiori agli altri non devono far vedere di avere dei sentimenti! 

Certo è che di profilo quei due nasi saltano proprio all’occhio! Comunque noi siamo sicuri che i personaggi dei sentimenti li abbiano anche se il loro mettersi di profilo forse li nasconde un po’ e ci piace pensare che messi così, uno di fronte all’altro, in qualche modo si possano “guardare in faccia” e possano stabilire un contatto tra loro. Pensate ad esempio nella favola di Pinocchio quante volte il burattino di legno, dopo averne combinata una delle sue, si è trovato di fronte alla fatina sempre disponibile ad aiutarlo e a insegnargli a diventare più buono!

C’è ancora un mistero che spiega perché i personaggi sono tutti di profilo. Vi diamo un indizio: tradizionalmente nei quadri con due persone importanti una di fronte all’altra il maschio veniva raffigurato a sinistra, mostrando quindi il profilo destro. Ma in questo caso a sinistra c’è la duchessa mentre il duca è a destra e mostra il profilo sinistro. Bene… sappiate che il profilo destro del duca Federico da Montefeltro non veniva MAI ritratto in primo piano nei quadri. Provate a indovinare perché! Che cosa poteva avere da nascondere il duca?

Un altro indizio: la risposta ha a che fare anche con quel naso che sembra aver perso un pezzo nella parte vicino alla fronte… Qualche idea?

La risposta è che il duca aveva una brutta ferita nella parte destra del volto. Addirittura gli mancava un occhio. Eh sì… un po’ come Pinocchio, che si metteva sempre nei guai, anche il Duca si era trovato nei guai durante un torneo a cavallo quando la lancia dell’avversario si era conficcata sotto il suo elmetto facendogli perdere l’occhio e un pezzo di naso!

Bene, adesso sapete molte cose, dei duchi di Montefeltro, di Pinocchio e delle loro storie.

La storia di Pinocchio è racchiusa in un libro scritto tra il 1881 e il 1883 da da Carlo Lorenzini, un giornalista che si faceva chiamare Collodi in onore del paese della sua mamma. La storia dei duchi di Montefeltro è illustrata in tanti quadri e anche dietro ai due quadri di cui stiamo parlando, quadri che probabilmente prima di essere stati racchiusi in una cornice componevano un “dittico” cioè una specie di grosso libro con due pagine, unite tra loro da una cerniera, che si potevano girare per vedere il davanti e il retro di ogni pagina.

Eccolo il retro dei ritratti dei Duchi di Urbino. Qui il duca è raffigurato nel suo profilo destro ma come potete notare è così piccolo che appena si intuisce che gli manchi un occhio.

Nel nostro quadro con pinocchio e la fata turchina un retro a dire il vero non c’è ma possiamo immaginare quante cose bisognerebbe disegnarci volendo raffigurare tutta la storia di pinocchio: Geppetto, le guardie, la scuola, la fata, il gatto e la volpe, il paese dei balocchi, Lucignolo… addirittura dovremmo farci stare la balena!!! Insomma ne verrebbe fuori un retro pieno di tutti i guai che pinocchio ha incontrato nella sua storia e non un retro con due TRIONFI come quelli di Federico e Battista che sicuramente non avranno avuto sempre una vita bella, facile e piena di virtù ma che essendo nobili si facevano sempre raffigurare come eroi trionfanti!!!

Ora che avete conosciuto questa storia che parla di cose da nascondere e di cose da mostrare provate a rappresentare il “dentro” e il “fuori” dei personaggi attraverso il nostro splendido laboratorio “Marionette viste da Fuori e da Dentro”!